Agli amanti della buona musica sperimentale GHOSTPOET, nome d’arte per Obaro Ojimiwe, di sicuro non è ignoto.
Ho scoperto questo gentile ragazzone londinese per caso, scegliendo di ascoltarlo in una tiepida notte triestina @ Teatro Miela: è stato amore a primo udito!
La sua fantasia sonora che spazia dall'hip hop, con punte di rock e blues, alle più romantiche rime baciate ed il tenero ma incisivo modo di esprimersi, mi hanno davvero conquistata.
Ghostpoet è un antieroe metropolitano, ed il suo sensazionale esordio su disco Peanut Butter Blues & Melancholy Jam, pubblicato dall’etichetta Brownswood di Gilles Peterson, narra di vita di strada e di lotta quotidiana, con liriche cantate e declamate con un’originale energia.
Il concerto non contava molti ascoltatori, ma l'interesse che ci ha destato questo originale musicista è stato degno delle atmosfere dei migliori clubs di Londra e Berlino.
Official web site: http://www.ghostpoet.co.uk/
Recensione a cura di Claudia Cardella
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