Gionata
Atzori, Antonello De Siati e Gianluca Locorotondo attraverso la loro
associazione Amarezza, presentano il progetto land art “la città della rezza” e
vincono il bando "Principi Attivi" che rientra nelle politiche giovanili della regione Puglia all'interno dell'ambito Bollenti Spiriti.
Li
incontro per le vie del corso principale e mi raccontano con entusiasmo il
progetto.
L’idea
è quella di partire dalla tradizione, ossia la rezza e reinventarla non solo
come oggetto d’arte ma anche come rivalutazione del concetto tradizionale da
cui nasce. Con la rezza, si realizzano così oggetti d’arte, lampade, sedie,
opere pittoriche, poltrone e si reinterpreta l’idea di base su cui vive questo
oggetto. Per cui invidia, sospetto, diffidenza, lasciano spazio alla condivisione
e al coinvolgimento attivo della cittadinanza alla loro realizzazione attraverso
la partecipazione degli artigiani e artisti. Il cittadino si presta o a
collaborare attivamente ad un riutilizzo artistico della stessa o a metterne in
mostra una già rivisitata in chiave pittorica o fotografica. Il progetto è
partito da via Thomas Alva Edison. E’ proprio in questa via e precisamente
presso il ristorante tipico di San Vito, la Locanda di Nonna Mena, che nasce la
prima rezza dipinta a mano e rivisitata con occhio artistico da Amarezza e il
ristoratore stesso.
Per
rimanere in tema di valorizzazione del territorio Puglia, Gionata e Antonello
mi spiegano dell’evento di Rezzica che non è altro che un neologismo che viene
fuori dall’incrocio tra “rezza”
e “pizzica.
Consiste in
un evento patrocinato dalla Regione Puglia che si tiene il 13 Agosto, ormai
conta varie edizioni, presso le viuzze del centro storico, le così dette stratodde,
per animare vivacemente il paese con stornelli, poesie, canzoni, spettacoli,
immagini, mostre e sapori. Tutto il repertorio della tradizione rende omaggio
al simbolo caratterizzante della città, la rezza.
Benvenuti a San Vito dei Normanni.
Nessun commento:
Posta un commento