Che formazione
artistica hai avuto?
Sono un architetto ma autodidatta in
ambito pittorico. Pensa che ho iniziato all’età di 9 anni a frequentare i
musei; il primo è stato quello del Vaticano e poi gli Uffizi. Mi sono
avvicinato alle materie artistiche già dall’età di 13 anni; riproducevo a
matita disegni con soggetti di Maestri come Van Gogh e Mirò. All’età di 18 anni ho iniziato a dipingere
astrattismo ispirandomi a quello che mi circondava. Poi per un lungo periodo ho smesso, ho deposto pennelli
e tele. Dopo vari anni di inattività, ho ripreso il mio percorso artistico
dedicandomi all’arte digitale, nel 2005 sono ritornato ai pennelli, alle
spatole, alle spugne, all’acrilico, alle tele. Ho iniziato la mia nuova ricerca
artistica dedicandomi all’arte materica.
Nel 2007 a Milano ho ritirato un premio come migliore artista emergente Premio delle Arti Premio della Cultura, con presidente
della giuria internazionale il prof. Carlo Franza, da lì poi ho iniziato una serie di mostre un
po’ in giro per tutta Italia, tra le varie ho esposto con delle personali a Roma,
Firenze, Mantova, Desenzano sul Garda, a Salerno per il Comune nell’ambito di
due Manifestazioni, Salerno Porte Aperte e Luci d’Artista, poi ho esposto con
delle collettive per il museo Maui dov’è stato pubblicato anche un catalogo,
per l’Unicef nell’ambito della manifestazione Artisti per la solidarietà.
Il tuo genere attuale
è l’astratto. L’arte astratta è quella che non rappresenta la realtà e crea
immagini che non appartengono alla nostra esperienza visiva che cerca di
esprimere i propri contenuti nella libera composizione di linee, forme, colori,
senza imitare la realtà concreta in cui noi viviamo.
Tu quale messaggio,
se c’è, cerchi di trasmettere o esprimere attraverso i tuoi quadri astratti?
Il vero motore che muove la mia arte è
la forza del gesto legata al flusso di energia che abita e che matura dentro di
me. Cerco di investigare la scena urbana, quello che succede intorno a me e
cerco di dare una risposta reattiva al contesto dell’esistenza in cui viviamo e
di stimolare lo spettatore anche attraverso il mix di colori e la materia che
combino.
L’astrattismo mi ha
sempre affascinato, io che sono un uomo di fantasia, un sognatore, uno che
cerca di trovare sempre nuovi stimoli, nuove strade, ho trovato nella pittura
astratta lo stimolo del mio interiore, del mio intelletto. Ho iniziato ad
esplorare l’astrazione come forma di movimento, come forma di energia, ho
cercato di incanalare la mia fantasia e la mia energia nella pittura gestuale,
far volare la mia mente e fotografarla lì sulla tela. Ovviamente tutta la mia
arte nasce dall’influenza che la mia mente subisce dall’ambiente in cui vivo,
dalle persone che incontro, dai fatti che accadono intorno a me.
Poter trasmettere tutto
ciò al fruitore che guarda un mio lavoro e poterlo inebriare con i miei colori,
con i miei gesti, farlo volare con la fantasia e farlo entrare nel mio quadro è
il mio obbiettivo, la mia missione.Io ho sempre apprezzato
il figurativo e continuo ad apprezzarlo, ma lo reputo statico, una fotografia,
una realtà che è la ferma, che dici si bello ma non ti fa intrigare, non cerca
di emozionare la tua fantasia.
Quanto Salerno la
città dove sei nato e tutt’ora vivi influenza o ha influenzato i tuoi lavori?
Io credo che tutto
quello che ti circonda, come le amicizie, gli amori, le esperienze incidano sul
tuo crescere, figuriamoci l’influenza che può avere l’ambiente in cui vivi. La
tua città, le strade, il mare nel mio caso, gli incontri che fai ogni giorno,
come anche tutto quello che succede fuori dalla propria città, entrano nell’
inconscio ed influenzano il mio modo di dipingere, il mio modo di vedere la
pittura, il mio modo di fare arte.
Cosa ti piacerebbe dipingere che non
hai mai dipinto?
Cosa mi piacerebbe
dipingere….bella domanda!!!! Sicuramente la mia ricerca artistica è sempre in
movimento, io sono una persona che è sempre in cerca di cambiamenti, di
stimoli, di novità, alla ricerca di risposte, la mia arte mi rispecchia per
questo perché è un’esplosione di energia. Attualmente dipingo tele medie, dal
120x80 al 100x100 al 100x150 e sicuramente mi piacerebbe confrontarmi e
mettermi alla prova con tele sempre più grandi, in oltre io dipingo la notte in
solitudine, mi piacerebbe fare una performance davanti a molte persone, sarebbe
una bella sfida ma ancora non mi sono cimentato, sto in fase di elaboraione.
Quali i tuoi progetti futuri o i tuoi
sogni artistici?
Il mio percorso
artistico come dicevo è pieno di energia, fatto di esplorazioni, quello che mi
piacerebbe fare? Esplorare il mondo artistico europeo, mi piacerebbe esporre e
partecipare a manifestazioni artistiche fuori dai confini italiani, perché
mettersi in gioco è sempre stata la mia priorità.
Concludo rispondendo:
In bocca al lupo Lucio!!
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