lunedì 16 settembre 2013

Modello Italia alla GNAM di Roma

Mentre mi aggiro tra le stanze confuse della GNAM di Roma, mi ritrovo di fronte una scultura sdraiata e coperta, percorsa da scarafaggi, tutto intorno una serie di libri della costituzione, con delle cancellature sul testo che lasciano in lettura solo singole parole a volere formare frasi che per questi anni sono più che azzeccate. Di fronte, su di un pannello, che prende quasi tutta la parete la Cancellazione del debito pubblico, “Et dimitte nobis debita nostra”, si legge sull’opera raffigurante una testata finanziaria piena di cancellature e dove emergono solo cifre a zero.
Si tratta di Emilio Isgrò, siciliano di nascita, classe ‘37. ''Modello Italia'', è il titolo della mostra. Un'ampia antologica che si sta svolgendo alla Galleria d'Arte Moderna di Roma, curata da Angelinandreina Rorro.La cancellazione, le api e le formiche che corrodono e consumano e nascondono sono le caratteristiche di tutto il percorso di Isgrò, che anche grazie a questa pratica è diventato un esempio per molti artisti delle generazioni successive, a cominciare da Maurizio Cattelan. L'esposizione non è allestita in ordine cronologico, ma presenta un percorso a ritroso.






 

Così nelle sale al piano terra sono ospitate le opere realizzate negli ultimi cinque anni: da ''Dichiaro di essere Emilio Isgrò'' (2008), a ''Modello Italia'' (2012), c'è poi ''La costituzione è cancellata'' (2010), fino a ''Sbarco aMarsala'' (2010).
Al piano superiore sono invece esposte le opere eseguite tra il 1964 e il 1985: come ''Enciclopedia Treccani'' (1970), i primi libri cancellati e ancora la sempre carica di tensione emotiva ''Ora italiana'' (1985), dedicata alla strage di Bologna. Quest’ultima opera è suggestiva e di un impatto così commovente; ripercorre con un ticchettio incessante di tanti orologi poggiati su pannelli dipinti, gli attimi che hanno preceduto lo scoppio della bomba a Bologna fino a simulare l’impatto dello scoppio. Luce intermittente, suono concentrato, boom! Fine della storia.

Emilio Isgrò
Galleria d'Arte Moderna
20-06/06-10
Roma





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