Le etichette del vino possono rappresentare
un testo semiotico di grande interesse; c’è ad esempio un libro "Arte e
vino, L'etichetta d'autore come immagine del gusto" di Chiara Vigo che ne
parla a sufficienza e ne descrive il dolce connubio. Una bella etichetta non ha
solo il ruolo di brand identity, perché l'etichetta può aumentare enormemente
l'identità di una cantina e farci scegliere un vino piuttosto che un altro, ma
anche quello di tela d’artista, dove incidere il proprio segno distintivo aggiungendo positive componenti qualitative.
Fabio Mariani, aritista romano, ha disegnato
l’etichette dei vini Terre d’Italia. Un progetto nato un anno fa, un po’ per
gioco, e alcuni schizzi ispirati alla dolce vita diventano etichette d’autore. Bottiglie
di vino che mostrano disegni di figure femminili, una donna che impazza su una
vespa, forme sinuose e sfuggenti che ben si accompagnano alle note del vino.
Insomma parliamo di vini che diventano opere da collezione. Proprio ieri sera
la presentazione a Roma, ha destato curiosità e grossa partecipazione.
Un altro esempio, ci viene dal noto artista
toscano Sandro Chia che è il proprietario di Castello
Romitorio. E’ grazie alla presenza delle sue opere sulle etichette, la
riserva 1981, reca l'olio su tela "Cocktail", che il suo Brunello di
Montalcino è diventato un oggetto da collezione.
Allora se l’arte è bellezza, un buon vino
accompagnato da un’opera è senza dubbio felicità!
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