Eventi culturali da visitare

CENTRO/PERIFERIA NUOVE CREATIVITA' - ‘L’arte diventa ufficiale’. Giovani artisti espongono nei luoghi di lavoro.

Mostra di pittura (Dal 23 gennaio al 30 aprile)
Presso la sede di Federculture, Piazza Cavour 17
Entrata gratuita (lun-giov - 15.00-18.00)
Voto 7

Questa volta ci voglio credere. Ieri si è inaugurata la prima doppia personale dei vincitori del concorso internazionale, ossia Enrico Tealdi e Kaulaca Vineta.
Federculture apre le porte ad un’iniziativa importante: realizzare progetti a favore di giovani artisti attraverso il coinvolgimento di enti territoriali nazionali e stranieri (5 Comuni, 3 Province, 2 Regioni, 3 realtà di Africa e America Latina, 5 soggetti europei), centro e periferia. Il progetto sembra ambizioso; un concorso che coinvolge artisti emergenti di grandi e piccole realtà territoriali per offrirgli visibilità e una sede, più che rispettabile, quarto piano di un bel palazzo di piazza Cavour, dove mettersi in mostra.
La ciliegina sulla torta dell’iniziativa è il sostegno offerto dal Ministero per le Politiche Giovanili e le Attività Sportive e del patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e del GAI-Giovani Artisti Italiani. Insomma un progetto tornito di tutte le caratteristiche necessarie per contribuire seriamente all’incentivazione delle politiche culturali nel nostro paese. La rassegna svoltasi nei mesi passati con l’esposizione di tutte le opere in concorso, prevede in realtà 4 vincitori: due scelti da una giuria popolare (ossia i visitatori della mostra a cui è stata fornita una scheda dove esprimere la preferenza) e altri due (Nicola Battale e German Lagna) nominati da un comitato scientifico riunitosi per l’occasione.

Ieri gli uffici di Federculture inauguravano le opere dei vincitori scelti dalla giuria popolare, da ammirare con piacere ed attenzione, fino al 30 aprile: quelle, che valuterei secondo la scelta dello stile e delle cromie utilizzate, dell’autunnale Enrico Tealdi del Comune di Torino e quelle dell’invernale/glaciale Kaulaca Vineta proposta dal Foreign Art Museum di Riga, di origine lappone. Questa volta ci voglio credere che la giuria popolare abbia votato liberamente senza cedere alle pressioni, ormai connaturate, della nostra scandalosa (ormai neanche più tanto) realtà italiana; come invece abbia scelto quella scientifica, non lo ho capito.

Michela Giannotti