venerdì 18 gennaio 2008

Eventi culturali da visitare

4 X RUDAVSKY’ presso Istituto Slovacco a Roma (Ambasciata della Repubblica Slovacca)

Mostra
Via dei Colli della Farnesina 144
Entrata gratuita
Dal 17 Gennaio
Voto 7 -

Padre (Andrei Rudavsky’), Madre (Maria Rudavska’) Figlia (Zuzana Rudavska’) e Figlio (Ondrej Rudavsky’), tutta una famiglia di artisti slovacchi che si esprimono tra tradizione ed evoluzione. E’ un fatto particolare vedere tutta una famiglia invasa dalla passione per l’arte. In Slovacchia, lo scopro solo ieri in occasione dell’inaugurazione della mostra, accade spesso. I 4 RUDAVSKY’, accompagnano il pubblico lungo una carrellata di quadri, sculture,ceramiche, tappeti e arazzi e video sino a condurlo, nella stravaganza della tipica atmosfera dei loro luoghi.
Merita un occhio di riguardo Andrei Rudavsky’, (1933) - il padre - considerato una delle maggiori personalità dell’arte slovacca della seconda metà del XX secolo. Nel 1997 le sue opere erano parte dell’esposizione slovacca COINCIDENZE alla XLVII Biennale di Venezia insieme a quelle della moglie Maria. La sua produzione è caratterizzata sia da approcci non tradizionali, per la combinazione di materiali e assemblaggi moderni utilizzati, che dal tentativo di restare fedele alla sua cultura, forme e materie semplici e pure (sculture di legno, pietra e ferro). Predilige la scultura come mezzo di ritorno al mondo dei ricordi e delle esperienze giovanili e come espressione artistica che meglio esprime la simbiosi tra l’uomo e la natura. Non disprezza però la pittura (vari quadri in mostra), dai colori pieni degli olii e degli acrilici, che rimandano all’archetipo della lontana storia e della cultura slava, come Maria e Zuzana Rudavska’, specializzate soprattutto nella tappezzeria tessuta d’autore e nelle ceramiche.
Mentre ascolto la presentazione della mostra, vengo rapita dall’atmosfera che si è creata intorno, a cui contribuisce, oltre l’architettura e l’illuminazione degli interni, lo stravagante pubblico che spicca nell’inaugurazione e la pittoresca performance di una giovane cantante accompagnata dal suono di un piano e di un registratore vecchio stile. Avrei giurato di trovarmi almeno indietro di venti anni se non fosse stato per l'intervento di Ondrej Rudavsky’, (1966) - il figlio - . Sono le sue coraggiose opere ad indicarmi in che epoca ci troviamo: quadri di digital art e grafica al computer e un video dalle cromie scintillanti di uomini digitalizzati che camminano su ruote e giocano agli equilibristi in composizioni a sua volta equilibrate. Ondrej Rudavsky’, che vive tra gli Usa e la Slovacchia, si destreggia principalmente nella ricerca dell’equilibrio capace di coniugare la tradizione - mitologia e immaginario – di chiara provenienza slava, all’evoluzione lontana mille anni luce – galassie, punti e fasci di luce che si intersecano nello spazio stellare.
L’evento si conclude con una tipica cena slovacca ed un brindisi in onore dei 4 RUDAVSKY’.


Michela Giannotti

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