mercoledì 10 luglio 2013

SHORT con Gianluca Capozzi

Gianluca Capozzi artista, classe 1973, vive e lavora ad Avellino. Dall’età di 5 anni disegna e si appassiona ai colori. Dopo vari ping pong, ho coniato questa intervista. Logicamente, come in ogni intervista c’è sempre un retroscena, spesso difficile da descrivere perché si basa su delle sensazioni. Anche in questa occasione, la cosa che più mi è piaciuta è la spontaneità mostrata nei suoi interventi.
 
Michela:Ho visto che nei tuoi lavori c’è una combinazione di tecniche e materiali molto interessante. Mi puoi parlare meglio di come usi questo mix?
 
Gianluca: Si, oltre agli acrilici su lino, la nuova serie di lavori vede l’utilizzo di varie tecniche, passo dalle mie foto a photoshop, includendo alcuni disegni o parti di essi, degli oggetti o immagini prese dalle rete. Il risultato sono delle immagini sospese tra reale e immaginario, un viaggio attraverso la percezione.

M: Le tue creazioni a cosa si sono ispirate e a cosa si ispirano? Nel dettaglio mi piacerebbe sapere da dove arriva il tuo momento creativo e come si è sviluppato nel tempo.

G:Il mio momento creativo, l’atto artistico che vedo come un attimo prolungato, diverso nella sua unicità, nasce naturalmente dall’osservazione della realtà, è un presente in cui avviene come per magia un'interazione con l’universo da cui nascono le sue tracce, il prodotto artistico. Nel corso degli anni ho fatto varie sperimentazioni, tutte legate a diversi momenti, come una meditazione quotidiana, diversa ogni volta e lontana dalla clonazione di un unico punto di arrivo.
M:Ho visto che la tua ultima mostra è stata fatta in Bulgaria. Io credo che i paesi dell’est siano la nuova fonte di ricerca nell’arte, per noi occidentali o soprattutto per chi è alla ricerca di nuove sperimentazioni artistiche che escano dalla solite vie istituzionali e dai soliti nomi. Che impressione hai avuto del loro mercato e del loro approccio all’arte?
 
G:Credo che ogni paese abbia le sue unicità e caratteristiche, coca cola a parte, e questo si riflette nell’arte, come in altre cose. Cerco di guardare il mondo attraverso le sue diversità fisiche, naturali, e non attraverso i suoi confini politici immaginari. Effettivamente risponderti è difficile poiché non sono stato fisicamente in Bulgaria, nonostante la mostra fatta.
M: Come rappresenteresti questo difficile momento storico e sociale?
 
G: La nostra società è fondata sull'aggressività, sulla competizione, sull'egoismo ed oggi viviamo un epoca dove tutti gli errori sono molto visibili.
Io definirei questo momento storico il prodotto di questo errore.
Oggi la cosa che più risalta nel dialogo tra media e persona è una costante condizione di superficiale bugia, mascherata come un simpatico burattino.
Un gregge che non ha bisogno dell'allevatore che impartisce gli ordini ma che si auto controlla come in un matrix, ormai plasmato e senza identità.
Anche nell'arte si avverte questa cosa, è molto spesso ancora il ragionamento logico a non lasciar spazio alla creatività, all'intuizione e alla presa di coscienza, consapevolezza.
Noi siamo una luce, quindi lo rappresenterei con una luce che al momento non illumina, dei fari di posizione di un automobile, accessi ma che non illuminano come potrebbero.
M: Come l'arte secondo te può influenzare questi aspetti attuali? Può aiutare?

G: Mostrando la realtà, quella che non ci viene fatta vedere attraverso i media.
La realtà che molte persone non vedono.
L'arte può influenzare questi aspetti attuali facendoci percepire che oltre il 5%, di cui normalmente siamo coscienti attraverso i nostri 5 sensi, c'è molto in più da aggiungere.
M:Hai progetti futuri in programma o sogni nel cassetto da realizzare??

G: Ho alcuni progetti futuri quali una mostra collettiva curata da Raul Zamudio al Museo Laboratorio Ex Manifattura Tabacchi di Città S’ Angelo ed una mostra personale alla galleria Allegretti di Torino e tante  altre cose in definizione. Te ne parlerò..

http://issuu.com/gianlucacapozzi/docs/portfolio_gianluca_capozzi_per_via_farini

Le personali di Gianluca:

2013, "The Passenger"
curator: Raul Zamudio,
Bulart gallery, Varna, Bulgaria.

 2013, "East of Eden"
double solo exhibition with Chiara Coccorese 
curator: Raul Zamudio, 
Palazzo Ducale, Genoa, Italy.

 2012, "Brownian Motion"
double solo exhibition with Gordon Cheung   
curator: Francesca Referza, 
Velan contemporary art center, Turin, Italy.

2012, "Human Perception"
double solo exhibition with Antonello Matarazzo 
curator: Massimo Sgroi, 
Cenobio di S. Agostino, MAC, Caserta, Italy.

2012, "Sight" 
double solo exhibition with Roberto Follesa
curator: Enzo de Leonibus, 
Museo Laboratorio Ex manifattura Tabacchi, Città Sant'Angelo, Italy.

 2011, "Noisy"
curator: Antonella Palladino,
Paolo Erbetta gallery, Berlin, Germany.

 2010, "Multipath fading"
curator: Pier Luigi Tazzi 
Warehouse gallery, Teramo, Italy.

 2009, "Frame Store"
curator: Alberto Mugnaini, 
Artra gallery, Milan, Italy.

2007, "Travel report", 
curator: Alberto Mugnaini,
Artra gallery, Milan, Italy.

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